Stemma e Gonfalone

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cultura

STEMMA

“Di azzurro, al castello d’argento murato di nero, merlato di sei alla guelfa, torricellato di un pezzo centrale merlato di tre”.

Cenni storici

Stemma

Nel 1983 il Comune di Roccanova si “riappropriava” dell’attuale stemma “d’az­zurro, al castello d’argento murato di nero, merlato di sei alla guelfa, torricellato di un pezzo centrale merlato di tre alla guelfa”. L’emble­ma di questo piccolo paese della Basilicata, il cui nome “Universitas Roc­cae Novae” compare per la prima volta in una carta del 1276, ha cam­biato aspetto più di una volta e non sempre per motivi di facile spiega­zione.

Infatti, nell’opera del Gattini “Delle armi de’ Comuni della Provincia di Basi­licata”, pubblicato nel 1910, il Comune di Roccanova è rappre­sentato da “una torre gradata di due pezzi d’argento sinistrata da un leone controrampante d’oro”; emblema riprodotto al n.89 della tavola blasonica annesso allo stesso testo. Stemma, questo, con il leone, non solo di difficile inter­pretazione, ma che non si riscontra in alcun atto del Comune, dove in­vece si rileva, da una delibera del­la Giunta Municipale del 1899 e da altri atti del 1893, un timbro riprodu­cente una torre con a fianco una casa moderna sovrastata da un ramo di quercia. E’ stato, appunto, questo lo stemma che è arrivato sino agli anni Ottanta. Secondo alcuni esperti, la casa, con ogni probabili­tà, sarebbe stata aggiunta dopo l’anno 1857, a significare la rico­struzione seguita al catastrofico terremoto che in quell’anno provocò a Roccanova 85 morti e 27 feriti e che in tutta la Basilicata fece registrare 9.704 morti e 2.057 feriti.

Negli anni Ottanta, nel­l’ambito di iniziative cultura­li tese a ricostruire scientifi­camente aspetti fondamen­tali della identità storica di Roccanova, l’Amministra­zione comunale avviò una specifica ricerca al riguardo, tra l’altro investendo del pro­blema l’ufficio araldico di Genova, uno dei pochissimi operanti nel campo. Fu così possibile risalire alla più antica carta d’identità del Comune di Roccanova, ri­salente al 1753, per il cui ricono­scimento ufficiale fu avviata spe­cifica pratica amministrativa. A conclusione della quale, con decreto del 23 giugno 1983, fir­mato dall’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, al Comune venne concesso, oltre al citato stemma, anche il gonfalo­ne; drappo partito di bianco e d’azzurro riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Roccanova. Con tale decreto, dunque, il paese ritro­vò le più lontane sue radici distin­tive, ma rimase consapevole, co­munque, dell’importanza che sempre rivestono gli altri sigilli e stemmi, per la loro espressione emblematica di momenti e aspetti peculiari della sua lunga e ricca storia 

GONFALONE

immagine gonfalone

“Drappo partito di bianco e di azzurro caricato dell’arma sopra descritta riccamente ornato di fregi d’argento”.(In  Archivio di Stato di Napoli, Catasto Onciario, Comune di Roccanova, anno 1753, vol.5656, f. 277v.).

 

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